venerdì 2 agosto 2013

Manette Foderate


 Dopo due giorni di trepidante attesa, finalmente il verdetto: imputato colpevole, condanna confermata a 4 anni di reclusione. Rinvio a giudizio per la pena accessoria d'interdizione dai pubblici uffici.

La condanna a 4 anni di reclusione sarà scontata di 3 per l'indulto, l'ultimo anno sarà commutato (forse) agli arresti domiciliari. e sappiamo bene come sia tedioso il domicilio del condannato: starsene chiuso nella sua villona, con ogni comodità, belle ragazze e soldi da spendere.. magari su Mediashopping.. non sembra molto diverso da ora. una condanna di velluto e pizzo.

mi preoccupa invece la dubbia assegnazione della pena accessoria: da come sono andate ultimamente le cose, sembra che questa interdizione sia un bel peso darla: già era stata ridotta da 5 a 3 anni, ora è rimessa addirittura in forse. Il chè ha del paradossale: è come se mi ritirassero auto e patente per guida in stato alterato, ma mi fosse comunque consentito guidare ogni giorno un autobus pieno di persone.

Perchè è così difficile eseguire la condanna su questa persona? ormai non ci sono dubbi: dopo appelli, ricorsi e contro-appelli, è stato dichiarato colpevole.. quindi? perchè è ancora lì, come niente fosse successo? mi sembra un po' la scena finale di molti film in cui il "buono", avendo il "cattivo" in pugno, non gli dà quello che merita, per un sentimento misto di perdono e presunzione di superiorità morale (e il cattivo coglie al volo l'occasione per colpire il buono alle spalle).

ma questo è sciocco, ingiusto e antidissuasivo. se chi commette crimini non è punito, difficilmente avrà scrupoli a non reiterare il proprio comportamento. in più, ognuna di queste non-condanne va a costituire un insieme di precedenti legali che avranno eco in altri processi simili.

se un cittadino qualunque fosse stato giudicato per lo stesso crimine, non ci sarebbero state attenuanti e sarebbe già in galera da un pezzo, con proprietà confiscate e quant'altro. invece qui c'è un supercittadino la cui condanna è stata stilata con le pinze e ridotta ai minimi termini per timore delle conseguenze politiche (come se un condanna vera avrebbe fatto male alla Nazione) e deve essere comunque vagliata da un'assemblea di suo pari.

Bello. se condanneranno mai me, anche io voglio che decidano i miei amici se eseguire o meno la sentenza.

ma il punto è: condanna eseguita o meno... cambierebbe veramente qualcosa? dopo 20 anni che stiamo andando avanti così, questa "non-punizione esemplare" sarà motore di un ritorno alla giustizia, alla moralità, alla decenza.. anche solo alla vergogna?

20 anni di veline nude in TV e di telemarketing, promozione di sesso e consumismo. 20 anni di propagande elettorali oscene a cui tantissimi hanno creduto, elezione dopo elezione. 20 anni in cui tutto è stato lecito e impunito. una generazione è cresciuta in questi 20 anni, con che valori?

Certi sentimenti di Verità, Giustizia, Pace tornano sempre, anche riemergendo dal fango più nero. come la Matematica è universale e non se ne cancellerebbe la verità bruciandone tutti i libri, così i buoni sentimenti riaffioriranno anche nelle realtà più grette, corrotte e compromesse.

perchè questo avvenga è indifferente che un condanna venga eseguita o meno. quello che conta è la condanna morale, la certezza di tutti che certi comportamenti siano sbagliati, deleteri, e criminali. ed è anche su questo che si fondano le leggi. che siano applicate o meno, esse rimangono valide.

oggi, 2 agosto, non è cambiato nulla, a meno che non ci impegniamo noi per primi a celebrare una condanna che resterebbe inattuata, prescritta e dimenticata.
oggi, 2 agosto, non dimentichiamoci nemmeno di Bologna. un'altra condanna caduta in oblio.




giovedì 25 luglio 2013

Tornare a scrivere..



   Questo blog nasceva tanto tempo fa per parlare di politica, etica e giornalismo.
Sono rimasto anni senza scrivere più un post.
oggi ho ricevuto un commento, inaspettatissimo, su un mio vecchio articolo.
un piccolo, grande, incentivo a premere, di nuovo, il pulsante "nuovo post".

Perchè avevo smesso di scrivere? mancanza di tempo? mancanza di interesse? mancanza di occasioni?
no. La risposta è che mi ero reso subconsciamente conto che scrivevo solo di cose poco allegre. di accadimenti che mi facevano vergognare del genere umano e, in particolare, di cose "tutte italiane".
Molti miei post criticavano certe classi politiche, certe ideologie, certe abitudini. e lo facevo con la speranza di dare un minimo segnale perchè qualcosa potesse mai cambiare.

Purtroppo non ho più 20 anni.
purtroppo ho capito che le cose, le persone, non cambiano.
quasi mai.
specialmente i popoli.

Riforme, rivoluzioni, cambi di ordinamento e di governo, guerre e trattati di pace, in migliaia di anni, non hanno modificato il ripetersi della storia.

c'è sempre un popolo oppresso e c'è sempre un gruppo di oppressori.
quello che cambia sono gli strumenti di oppressione e di controllo.
passando dalle repressioni fisiche, alle religioni, alla televisione, alla democrazia.


Non vedo uguaglianza tra gli uomini.
e non perchè siamo tutti diversi, che è la nostra bellezza, ma proprio perchè alle nostre differenze diamo valori e poteri che non competono ad esse.
e così le differenze di religione e etnia autorizzano guerre e martiri. Le differenze di pensiero e fede politica concedo reclusioni e ipocrisie.

Non vedo libertà per l'umanità.
forse solo per qualche essere umano capace di trascendere gli obblighi ed i miraggi a cui siamo succubi ed assuefatti.

Non vedo fraternità tra gli uomini.
ci si arrampica 'uno sul corpo dell'altro per raggiungere per primi il mito del successo, del denaro, del sesso.
pochi si abbracciano, pochi si tengono per mano, pochi si aiutano l'un l'altro gratuitamente.

Ecco un'altra rivoluzione inutile, che ha riempito i cuori di ideali e tagliato teste con la ghigliottina.

Non ho più 20 anni, sono rassegnato.
ma riprendo a scrivere.