martedì 1 luglio 2008

circa come qui


ecco un articolo tedesco.. fa ricordare i punti della campagna "aborto no grazie" di ferrara. certo, la vicenda è accaduta in Polonia, ma qui non è molto diverso: ricordo di un referendum sulla fecondazione assistita, al quale il clero ha dato ben più di qualche lieve dimostrazione di dissenso (da buoni pastori.. con tutte le pecorelle e pecoroni a seguirli). si spendono milioni di euro in italia per finanziare la chiesa di roma (soldi statali, che paga con le tasse anche chi è ateo, musulmano, scientologista e chi adora il begattino verde), sconti sulle tasse immobiliari, destinazioni all'otto per mille piuttosto strane.. certo, la cultura cattolica fa parte della nostra storia, siamo profondamente legati ecc ecc, ma ritengo insensato compromettere il presente ed il futuro per mantenere in vita il passato. pur nella sua infinita bontà, la chiesa non potrà aiutare le famiglie italiane ad arrivare a fine mese, seppure ne sfrutta le tasse, non risolverà i problemi di giustizia, nemmeno se silvio si confessasse all'ormai pensionato ruini (e ruini a lui), non può dare una soluzione al problema dell'integrazione degli immigrati, nonostante l'infinita carità che alcuni fedeli possono operare verso questi diseredati, non risolve il problema del lavoro per i giovani, anche se sono disponibili numerosi posti come parroco, non aiuterà a cessare lo sfacelo della sanità, comunque contando i volontari che confortano i malati terminali. può dare soddisfazione a necessità morali e far sentire ogni fedele membro di un gruppo. certo, non di solo pane vive l'uomo, ma prima di tutto di quello.


I vescovi vogliono la scomunica per l’aborto

[TAZ]

La Ministra della Salute polacca sarà punita per aver aiutato una quattordicenne stuprata ad abortire

I vescovi cattolici vogliono scomunicare la Ministra della Salute. Ewa Kopacz ha aiutato una quattordicenne stuprata a far valere i propri diritti nominandole una clinica dove avrebbe potuto sottoporsi ad un’interruzione di gravidanza. Visto che, a seguito delle rigidissime leggi polacche, ci sono solo tre motivi che giustificano un’interruzione di gravidanza: pericolo per la salute della madre, gravi malformazioni del feto e stupro.

Tuttavia, nonostante Agata avesse presentato tutta la documentazione necessaria, i medici hanno respinta la richiesta. Perchè alle costole della ragazzina si era incollato un prete cattolico che ha parlato alla coscienza di ogni medico. Il diritto divino avrebbe più valore di quello della ragazza. Considerato che il braccio della chiesa cattolica in Polonia arriva lontano e i contrari all’aborto, istigati da Radio Maryja, hanno già demolito auto o scritto “assassino” sulle mura di casa di medici, tutti i medici, di conseguenza, si sono rifiutati di compiere l’intervento.

“Io non mi sento colpevole”, ha dichiarato invece Ewa Kopacz, Ministra della Salute polacca e cattolica praticante. “Quella ragazza aveva diritto ad abortire. E’ stata violentata. Il rispetto della legge che da decenni è in vigore in Polonia non può essere diventato improvvisamente una cosa sbagliata”.

Ciononostante hanno richiesto la scomunica della Ministra non solo il quotidiano di estrema destra Fronda ma anche il vescovo di Danzica, Tadeusz Goclowski, così come il vescovo Stanislaw Stefanek. L’ex presidente del Consiglio di Famiglia dell’episcopato polacco ha accusato l’interruzione di rappresentare la “vittoria dell’ideologia della morte”. Fronda ha pubblicato ora sulle sue pagine internet un modulo di denuncia, con l’aiuto del quale ogni “buon cattolico” può nominare i candidati alla scomunica presso l’episcopato polacco.

[Articolo originale di Gabriele Lesser]